CANTINA CERVETERI - PUNTO VENDITA TARQUINIA
LA CANTINA CERVETERI
La Cantina Cerveteri nasce nel 1960 ad opera dell’Ente di Riforma Fondiaria, nel corso degli anni i suoi aderenti sono diventati sempre più numerosi ed ha esteso la sua area raccogliendo le uve prodotte nei territori Comunali di Anguillara, Bracciano, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Montalto di Castro, Tarquinia, Trevignano e Tuscania.Un'eredità millenaria di conoscenza ed esperienza enologica comprovata nel tempo, in pochi anni di attività ha creato un marchio di qualità, conquistando rilevanti spazi nel mercato vinicolo regionale, nazionale ed internazionale. Attualmente conta oltre 700 soci e rappresenta una realtà di enorme importanza socio-economica per la Regione Lazio.L’area di produzione è ubicata nel Lazio a nord della Provincia di Roma e in quella di Viterbo, con una superficie vitata di circa 2.000 ettari, caratterizzata da una vasta zona collinare con dolci pendii che degradano verso il Mar Tirreno. Le produzioni più importanti sono il vino Tarquinio Bianco e quello Rosso che hanno avuto il riconoscimento DOC nel 1996. Tra le produzioni IGT, invece, vanno segnalati il rosso del Lazio e il novello bianco denominati Cinque Rubbi.L’attività, sempre in crescendo e la cura e l’attenzione per prodotti di qualità ha consentito alla Cantina Cerveteri il raggiungimento di traguardi con l’ottenimento del riconoscimento D.O.C. Cerveteri e Tarquinia.Nel corso degli anni il sistema di allevamento si è evoluto insieme alle tecniche di viticoltura. I tradizionali vigneti a spalliera sono coltivati con uve di Montepulciano, San Giovese Merlot, Shiraz, Cabernet e Trebbiano, Malvasia,Chardonnay e Sauvignon.
I VINI DELLA CANTINA CERVETERI
Certificazione di Qualità Vino - Riconoscimento D.O.C. con D.M. del 09/08/1996
Grappe: Caere Bianco, Caere Riserva, Acquavite Tages, Grappa Barricata 40%, Grappa Bianca 38°
Vini spumanti:Spumante BRUT , Spumante MOSCATO
Vini Frizzanti: Sprizzi Bianco, Sprizzi Rosato
Vini Bianchi: Fontana Morella, Novo Caere, Cinque Rubbi, Menade, Tarquinio, Sasso Bianco, Viniae Grande
VIni Rossi: Fontana Morella, Rosso Caere, Cinque Rubbi, Viniae Grande, Tertium, Menade Merlot, Tarquinio
Grappe: Caere Bianco, Caere Riserva, Acquavite Tages, Grappa Barricata 40%, Grappa Bianca 38°
Vini spumanti:Spumante BRUT , Spumante MOSCATO
Vini Frizzanti: Sprizzi Bianco, Sprizzi Rosato
Vini Bianchi: Fontana Morella, Novo Caere, Cinque Rubbi, Menade, Tarquinio, Sasso Bianco, Viniae Grande
VIni Rossi: Fontana Morella, Rosso Caere, Cinque Rubbi, Viniae Grande, Tertium, Menade Merlot, Tarquinio
SPAZIO EVENTI E CENE DEGUSTAZIONI
Presso il nostro punto vendita di Tarquinia è possibile avere a disposizione, su richiesta uno spazio all'aperto, attrezzato per cene conviviali, pranzi degustazione. Contattateci, saremo lieti di organizzare il Vostro evento!!!
DICONO DI NOI....
Riutilizzano vecchi bancali di legno e li trasformano in panchine
12/08/2014 - 11:04
TARQUINIA - L’associazione ambientalista Fare Verde di Tarquinia, sempre alla ricerca di buone pratiche e soluzioni rispettose dell’ambiente e tese al riutilizzo dei materiali, elogia pubblicamente l’iniziativa di Marco Bardeglino e della moglie Letizia Ruina.
I due coniugi lavorano al punto vendita del vino prodotto dalla cooperativa agricola “Cantina Cerveteri”, in strada provinciale Porto Clementino a Tarquinia e hanno riutilizzato dei vecchi bancali trasformandoli in panchine, che opportunamente riverniciate fanno bella mostra sul piazzale dello stabilimento.
''Un’iniziativa da elogiare – dichiara Fare Verde – i dipendenti della cooperativa vinicola hanno trovato un modo semplice e intelligente per riutilizzare i vecchi bancali di legno in disuso. Ormai la società moderna deve abbandonare gli sprechi e indirizzarsi senza esitazioni verso il recupero e il riutilizzo dei materiali''.
12/08/2014 - 11:04
TARQUINIA - L’associazione ambientalista Fare Verde di Tarquinia, sempre alla ricerca di buone pratiche e soluzioni rispettose dell’ambiente e tese al riutilizzo dei materiali, elogia pubblicamente l’iniziativa di Marco Bardeglino e della moglie Letizia Ruina.
I due coniugi lavorano al punto vendita del vino prodotto dalla cooperativa agricola “Cantina Cerveteri”, in strada provinciale Porto Clementino a Tarquinia e hanno riutilizzato dei vecchi bancali trasformandoli in panchine, che opportunamente riverniciate fanno bella mostra sul piazzale dello stabilimento.
''Un’iniziativa da elogiare – dichiara Fare Verde – i dipendenti della cooperativa vinicola hanno trovato un modo semplice e intelligente per riutilizzare i vecchi bancali di legno in disuso. Ormai la società moderna deve abbandonare gli sprechi e indirizzarsi senza esitazioni verso il recupero e il riutilizzo dei materiali''.
IL VIDEO - IN VETRINA
UNA CANTINA SEMPRE PIU' VIVA
A POCHI MESI DALLA FINE DEL MANDATO IL PRESIDENTE MAURO DE CAROLIS TIRA IL BILANCIO DELL’AZIENDA VINICOLA
DI GIANNI PALMIERI
Nessuno se ne ma accorto, ma sono passati già tre anni da quando Mauro De Carolis prese le redini della Cantina di Cerveteri. In un momento tra i più neri della storia della cooperativa vinicola, ormai al collasso totale. La parola fallimento sembrava ineluttabile, poi con l’arrivo di De Carolis e del suo staff di validi collaboratori è iniziata la lenta ma costante risalita della china. E dopo quasi 36 mesi di lavoro, coloro che dissero che aver accettato il ruolo di presidente era stato una sorta di suicidio, beh possono rimangiarsi la considerazione. A distanza di 3 anni Mauro De Carolis ha dimostrato che la serietà e l’abnegazione sono requisiti fondamentali per rilanciare una azienda che era alla canna del gas e che ora sta tornando a quel ruolo guida che le compete. E non solo nel nostro comprensorio. La cooperativa enologica nel 2010 era sepolta dalle macerie in cui l’avevano lasciata varie gestioni che definire maldestre è anche un eufemismo. A poche settimane dalle elezioni per il rinnovo della cariche direttive ci Ë sembrato giusto tracciare un bilancio dell’attività svolta, con uno sguardo al futuro che per la Cantina di Cerveteri appare finalmente roseo.
Presidente, avete chiuso il bilancio aziendale lo scorso 31 maggio. Cosa dicono i numeri?
“Il bilancio è ancora in fase di redazione, in ogni caso, posso anticipare che i numeri sembrano indicare un ulteriore miglioramento rispetto agli ottimi risultati già raggiunti nei precedenti esercizi, sia in ordine all’aumento del valore delle uve che (tradotto quindi in più soldi per gli agricoltori), sia in relazione alla generale situazione societaria (quindi riduzione netta delle esposizioni e continuazione della ristrutturazione). Il Consiglio di Amministrazione in questa fase credo possa ritenersi soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati che ha ottenuto, in quanto, è riuscito a dare concretezza e risposte agli impegni assunti con i Soci”.
Come è l’andamento del mercato vinicolo in questo inizio di 2013?
“Anche in questo caso i dati sono positivi: non solo stiamo consolidando i mercati ed i clienti storici ma stiamo incrementando le vendite, il trend dei primi mesi del 2013 è in crescita e soprattutto all’estero stiamo facendo un ottimo lavoro e presto spero di poter annunciare importanti novità. Posso pertanto con orgoglio affermare che, nonostante il difficile momento di crisi il nostro mercato è in aumento, merito ovviamente della qualità eccelsa del vino oltre che delle giuste strategie aziendali”.
Che vendemmia si prevede e quanto sarà liquidato ai soci che conferiranno le uve?
“La vendemmia 2012 è stata molto positiva ed in assoluta controtendenza se paragonata al panorama nazionale e sono sicuro che per la campagna vendemmiale 2013 avremo delle conferme sia in termini di produzione che di qualità dei prodotti. Stiamo anche facendo degli incontri con i viticultori per sensibilizzarli al conferimento oltre che sempre più ad un’attenta coltivazione. Le liquidazioni poi rappresentano un pensiero costante dell’amministrazione di Cantina Cerveteri ed in tal senso possiamo affermare di avere in poco tempo quadruplicato (sottolineo: quadruplicato e non è un refuso, poiché siamo passati dai circa 7 Euro del 2010 a circa 28 Euro le attuale! il valore dell’uva conferita). Ma vogliamo ancora migliorare”.
Come procede il programma di ristrutturazione aziendale?
“La ristrutturazione societaria è a buon punto e gli interventi posti in essere stanno dando i risultati sperati e preventivati che peraltro sono stati già riscontrati dagli agricoltori con l’incremento delle remunerazioni. Posso aggiungere che in poco più di due anni e mezzo abbiamo svolto un lavoro incredibile, praticando un’effettiva “rivoluzione aziendale” – intervenendo fattivamente in ogni voce di bilancio ed in tutti i settori. Non nascondo che dobbiamo ancora affrontare alcune situazioni di criticità, ma l’azienda ha le carte in regola per fronteggiare adeguatamente questa fase”.
L’attuale Cda della Cantina è intenzionato a presentarsi alle elezioni di autunno per chiedere un secondo mandato ai Soci?
“Credo che il Consiglio di Amministrazione (come ritengo stia facendo) debba in primo luogo pensare a lavorare ed a dare risposte ai Soci senza stare troppo a preoccuparsi delle poltrone. Essere amministratore di un’azienda come Cantina Cerveteri Ë un grande privilegio ma anche un’enorme responsabilità, essendo tante le famiglie che vivono con la Cooperativa – posso solo dire che una realtà importante come questa merita un Organo Amministrativo serio, onesto e competente, per il resto lascio le “considerazioni elettorali” agli abili e fantasiosi parolai”.
Presidente, ci sono delle persone che si sente di ringraziare?
“L’elenco è lunghissimo: il primo pensiero è per i Soci, poi ovviamente ci sono i miei Consiglieri, tutti i collaboratori, la Cassa di Risparmio di Civitavecchia e comunque le persone che quotidianamente lavorano con me e che stanno rendendo possibile la realizzazione di un progetto di rinnovamento. Ho la fortuna di avere al mio fianco un caparbio gruppo di lavoro ed il merito di tutto questo Ë soprattutto loro”.
Un accenno sulle passate gestioni ce lo concede?
“Direttore, avrei molto da dire mi creda, preferisco però che per una volta a parlare siano i numeri ed i risultati ed al contempo invito tutti ad una profonda riflessione. Se posso, l’ultima cosa: vorrei dire ai consumatori di affidarsi sempre di più alle produzioni del territorio perchè in questo modo oltre ad acquistare prodotti sani, genuini e controllati, aiutano anche l’agricoltura locale, in quanto, il mondo agricolo Ë una risposta concreta a tante domande sia in ordine alle possibilità occupazionali che in relazione alla salvaguardia della morfologia dei territori”.
Aggiungiamo noi de L’Ortica qualche numero statistico alle parole del presidente. Nel 2012 la Cantina Cerveteri ha venduto oltre un milione di bottiglie in Canada, portando dunque il marchio della città oltre oceano. Sempre all’estero, il vino di Cerveteri è stato esportato in Giappone e nei paesi dell’Europa del nord come Olanda e Germania, con un incremento del 25% rispetto al passato. Statistiche che indicano come la strada intrapresa dal presidente De Carolis e dal suo Cda sia quella giusta per riportare in attivo l’azienda enologica. E per smentire i soliti profeti di sventura che, all’insediamento di questo Consiglio di amministrazione, sussurravano che erano venuti per liquidare la Cantina Cerveteri e gettarla a due lire nelle braccia dei francesi o dei cinesi. Dopo tre anni tutti questi gufi sono caduti dal trespolo.
da Ortica Web
DI GIANNI PALMIERI
Nessuno se ne ma accorto, ma sono passati già tre anni da quando Mauro De Carolis prese le redini della Cantina di Cerveteri. In un momento tra i più neri della storia della cooperativa vinicola, ormai al collasso totale. La parola fallimento sembrava ineluttabile, poi con l’arrivo di De Carolis e del suo staff di validi collaboratori è iniziata la lenta ma costante risalita della china. E dopo quasi 36 mesi di lavoro, coloro che dissero che aver accettato il ruolo di presidente era stato una sorta di suicidio, beh possono rimangiarsi la considerazione. A distanza di 3 anni Mauro De Carolis ha dimostrato che la serietà e l’abnegazione sono requisiti fondamentali per rilanciare una azienda che era alla canna del gas e che ora sta tornando a quel ruolo guida che le compete. E non solo nel nostro comprensorio. La cooperativa enologica nel 2010 era sepolta dalle macerie in cui l’avevano lasciata varie gestioni che definire maldestre è anche un eufemismo. A poche settimane dalle elezioni per il rinnovo della cariche direttive ci Ë sembrato giusto tracciare un bilancio dell’attività svolta, con uno sguardo al futuro che per la Cantina di Cerveteri appare finalmente roseo.
Presidente, avete chiuso il bilancio aziendale lo scorso 31 maggio. Cosa dicono i numeri?
“Il bilancio è ancora in fase di redazione, in ogni caso, posso anticipare che i numeri sembrano indicare un ulteriore miglioramento rispetto agli ottimi risultati già raggiunti nei precedenti esercizi, sia in ordine all’aumento del valore delle uve che (tradotto quindi in più soldi per gli agricoltori), sia in relazione alla generale situazione societaria (quindi riduzione netta delle esposizioni e continuazione della ristrutturazione). Il Consiglio di Amministrazione in questa fase credo possa ritenersi soddisfatto del lavoro svolto e dei risultati che ha ottenuto, in quanto, è riuscito a dare concretezza e risposte agli impegni assunti con i Soci”.
Come è l’andamento del mercato vinicolo in questo inizio di 2013?
“Anche in questo caso i dati sono positivi: non solo stiamo consolidando i mercati ed i clienti storici ma stiamo incrementando le vendite, il trend dei primi mesi del 2013 è in crescita e soprattutto all’estero stiamo facendo un ottimo lavoro e presto spero di poter annunciare importanti novità. Posso pertanto con orgoglio affermare che, nonostante il difficile momento di crisi il nostro mercato è in aumento, merito ovviamente della qualità eccelsa del vino oltre che delle giuste strategie aziendali”.
Che vendemmia si prevede e quanto sarà liquidato ai soci che conferiranno le uve?
“La vendemmia 2012 è stata molto positiva ed in assoluta controtendenza se paragonata al panorama nazionale e sono sicuro che per la campagna vendemmiale 2013 avremo delle conferme sia in termini di produzione che di qualità dei prodotti. Stiamo anche facendo degli incontri con i viticultori per sensibilizzarli al conferimento oltre che sempre più ad un’attenta coltivazione. Le liquidazioni poi rappresentano un pensiero costante dell’amministrazione di Cantina Cerveteri ed in tal senso possiamo affermare di avere in poco tempo quadruplicato (sottolineo: quadruplicato e non è un refuso, poiché siamo passati dai circa 7 Euro del 2010 a circa 28 Euro le attuale! il valore dell’uva conferita). Ma vogliamo ancora migliorare”.
Come procede il programma di ristrutturazione aziendale?
“La ristrutturazione societaria è a buon punto e gli interventi posti in essere stanno dando i risultati sperati e preventivati che peraltro sono stati già riscontrati dagli agricoltori con l’incremento delle remunerazioni. Posso aggiungere che in poco più di due anni e mezzo abbiamo svolto un lavoro incredibile, praticando un’effettiva “rivoluzione aziendale” – intervenendo fattivamente in ogni voce di bilancio ed in tutti i settori. Non nascondo che dobbiamo ancora affrontare alcune situazioni di criticità, ma l’azienda ha le carte in regola per fronteggiare adeguatamente questa fase”.
L’attuale Cda della Cantina è intenzionato a presentarsi alle elezioni di autunno per chiedere un secondo mandato ai Soci?
“Credo che il Consiglio di Amministrazione (come ritengo stia facendo) debba in primo luogo pensare a lavorare ed a dare risposte ai Soci senza stare troppo a preoccuparsi delle poltrone. Essere amministratore di un’azienda come Cantina Cerveteri Ë un grande privilegio ma anche un’enorme responsabilità, essendo tante le famiglie che vivono con la Cooperativa – posso solo dire che una realtà importante come questa merita un Organo Amministrativo serio, onesto e competente, per il resto lascio le “considerazioni elettorali” agli abili e fantasiosi parolai”.
Presidente, ci sono delle persone che si sente di ringraziare?
“L’elenco è lunghissimo: il primo pensiero è per i Soci, poi ovviamente ci sono i miei Consiglieri, tutti i collaboratori, la Cassa di Risparmio di Civitavecchia e comunque le persone che quotidianamente lavorano con me e che stanno rendendo possibile la realizzazione di un progetto di rinnovamento. Ho la fortuna di avere al mio fianco un caparbio gruppo di lavoro ed il merito di tutto questo Ë soprattutto loro”.
Un accenno sulle passate gestioni ce lo concede?
“Direttore, avrei molto da dire mi creda, preferisco però che per una volta a parlare siano i numeri ed i risultati ed al contempo invito tutti ad una profonda riflessione. Se posso, l’ultima cosa: vorrei dire ai consumatori di affidarsi sempre di più alle produzioni del territorio perchè in questo modo oltre ad acquistare prodotti sani, genuini e controllati, aiutano anche l’agricoltura locale, in quanto, il mondo agricolo Ë una risposta concreta a tante domande sia in ordine alle possibilità occupazionali che in relazione alla salvaguardia della morfologia dei territori”.
Aggiungiamo noi de L’Ortica qualche numero statistico alle parole del presidente. Nel 2012 la Cantina Cerveteri ha venduto oltre un milione di bottiglie in Canada, portando dunque il marchio della città oltre oceano. Sempre all’estero, il vino di Cerveteri è stato esportato in Giappone e nei paesi dell’Europa del nord come Olanda e Germania, con un incremento del 25% rispetto al passato. Statistiche che indicano come la strada intrapresa dal presidente De Carolis e dal suo Cda sia quella giusta per riportare in attivo l’azienda enologica. E per smentire i soliti profeti di sventura che, all’insediamento di questo Consiglio di amministrazione, sussurravano che erano venuti per liquidare la Cantina Cerveteri e gettarla a due lire nelle braccia dei francesi o dei cinesi. Dopo tre anni tutti questi gufi sono caduti dal trespolo.
da Ortica Web
CELEBRIAMO LA FESTA DELL'UVA
SIN DAI TEMPI DEGLI ETRUSCHI E DEI ROMANI ERA CONSIDERATA UN ELEMENTO PRINCIPE SULLE TAVOLE DEI RICCHI
DI ALDO ERCOLI
L’uva è il frutto della vite, formato da tante bacche, chiamate acini, riunite a grappolo. Il nome latino è lo stesso di quello italiano; quello etrusco non lo conosciamo anche se Urkh (questa la pronuncia) era con molta probabilità il contadino che coltivava l’uva. Quella da mangiare a tavola o da spremere per ricavarne l’ inebriante bevanda che va sotto il nome di vino. Vinum lo chiamavano sia i Latini che gli Etruschi. Sauvignon, greco, verdicchio, tocai friulano, pinot bianco, moscato di Canelli,riesling italico… sono tutte uve bianche da tavola e da vino. Barbera, grignolino,bonarda nebbiolo,cabernet, merlot,greisa..sono invece tutte uve nere da vino. IL dio romano Bacco, quello che i Greci chiamavano Dionisio era dolcementre pronunciato dagli Etruschi; Fufluns oppure, quando si esagerava nel bere , Pakha (questa la pronuncia) perché Pakhatur ( da cui deriva l’italiano peccatori?) erano le baccanti, Pakhana significava bacchico, così come Pakhie (da qui l’italico pazzo?). Tralascio la coltura della vite “bassa” sudista e quella “alta”, più gallica che etrusca per tornare ai giorni nostri. Ma vi ritorneremo statene certi. L’uva (evviva la festa dell’uva) si presenta come un’ inflorescenza a grappolo formata, come detto, da singole bacche, gli acini, provviste di pedicelli e portate in numero di due o tre dal medesimo racimolo. Quest’ ultimo è inserito sull’asse principale del grappolo, detto rafide, che, con le sue ramificazioni, forma il raspo, anche detto racemo. Sia i grappoli che gli acini hanno forma e dimensioni assai variabili. Di diversi colori gli acini: bianchi, gialli, verdi, rosa, violacei, neri. Che cosa contengono? La buccia contiene tannino,cere, acido fosforico, sostanze aromatiche e coloranti naturali da cui dipende il colore e, parzialmente, anche il profumo del vino. E la polpa? Contiene acqua, zuccheri, acidi organici, sali minerali e persino vitamine. I vinaccioli sono ricchi di tannino e di grassi. “La nebbia a gli irti colli/ piovviginando sale/ e sotto il maestrale/ urla e biancheggia il mar,/ ma per le vie del borgo/ dal ribollir dei tini/ va l’aspro odor dei vini/ l’anime a rallegrar” (Giosuè Carducci. San Martino).” L’uva è rivitalizzante per sali minerali, oligoelementi e vitamine che contiene. Non è indicata per i diabetici per il suo contenuto di zuccheri. (segue)
Da Ortica Web
DI ALDO ERCOLI
L’uva è il frutto della vite, formato da tante bacche, chiamate acini, riunite a grappolo. Il nome latino è lo stesso di quello italiano; quello etrusco non lo conosciamo anche se Urkh (questa la pronuncia) era con molta probabilità il contadino che coltivava l’uva. Quella da mangiare a tavola o da spremere per ricavarne l’ inebriante bevanda che va sotto il nome di vino. Vinum lo chiamavano sia i Latini che gli Etruschi. Sauvignon, greco, verdicchio, tocai friulano, pinot bianco, moscato di Canelli,riesling italico… sono tutte uve bianche da tavola e da vino. Barbera, grignolino,bonarda nebbiolo,cabernet, merlot,greisa..sono invece tutte uve nere da vino. IL dio romano Bacco, quello che i Greci chiamavano Dionisio era dolcementre pronunciato dagli Etruschi; Fufluns oppure, quando si esagerava nel bere , Pakha (questa la pronuncia) perché Pakhatur ( da cui deriva l’italiano peccatori?) erano le baccanti, Pakhana significava bacchico, così come Pakhie (da qui l’italico pazzo?). Tralascio la coltura della vite “bassa” sudista e quella “alta”, più gallica che etrusca per tornare ai giorni nostri. Ma vi ritorneremo statene certi. L’uva (evviva la festa dell’uva) si presenta come un’ inflorescenza a grappolo formata, come detto, da singole bacche, gli acini, provviste di pedicelli e portate in numero di due o tre dal medesimo racimolo. Quest’ ultimo è inserito sull’asse principale del grappolo, detto rafide, che, con le sue ramificazioni, forma il raspo, anche detto racemo. Sia i grappoli che gli acini hanno forma e dimensioni assai variabili. Di diversi colori gli acini: bianchi, gialli, verdi, rosa, violacei, neri. Che cosa contengono? La buccia contiene tannino,cere, acido fosforico, sostanze aromatiche e coloranti naturali da cui dipende il colore e, parzialmente, anche il profumo del vino. E la polpa? Contiene acqua, zuccheri, acidi organici, sali minerali e persino vitamine. I vinaccioli sono ricchi di tannino e di grassi. “La nebbia a gli irti colli/ piovviginando sale/ e sotto il maestrale/ urla e biancheggia il mar,/ ma per le vie del borgo/ dal ribollir dei tini/ va l’aspro odor dei vini/ l’anime a rallegrar” (Giosuè Carducci. San Martino).” L’uva è rivitalizzante per sali minerali, oligoelementi e vitamine che contiene. Non è indicata per i diabetici per il suo contenuto di zuccheri. (segue)
Da Ortica Web
Abbiamo salvato la Cantina Cerveteri
Intervista esclusiva al presidente dell’azienda vinicola Mauro De Carolis
di Gianni Palmieri
Ha preso le redini della Cantina di Cerveteri quando era in coma totale. Ad un passo dal fallimento. E molti gli dissero che aver accettato il ruolo di presidente era stato un suicidio. A distanza di 24 mesi Mauro De Carolis ha dimostrato che la serietà e l’abnegazione sono requisiti fondamentali per rilanciare un’azienda che era alla canna del gas e che ora sta tornando a quel ruolo guida che le compete. E non solo nel nostro comprensorio. Mauro De Carolis, e con lui tutto lo staff del Consiglio di Amministrazione di Cantina Cerveteri da due anni stanno sudando innumerevoli camicie per ricostruire la cooperativa enologica dalle macerie in cui l’avevano lasciata varie gestioni che definire maldestre è anche un eufemismo. E sono i numeri a confermare questa tesi, è un Consiglio di amministrazione dalle poche parole e dai molti fatti. (segue)
Da Ortica Web
di Gianni Palmieri
Ha preso le redini della Cantina di Cerveteri quando era in coma totale. Ad un passo dal fallimento. E molti gli dissero che aver accettato il ruolo di presidente era stato un suicidio. A distanza di 24 mesi Mauro De Carolis ha dimostrato che la serietà e l’abnegazione sono requisiti fondamentali per rilanciare un’azienda che era alla canna del gas e che ora sta tornando a quel ruolo guida che le compete. E non solo nel nostro comprensorio. Mauro De Carolis, e con lui tutto lo staff del Consiglio di Amministrazione di Cantina Cerveteri da due anni stanno sudando innumerevoli camicie per ricostruire la cooperativa enologica dalle macerie in cui l’avevano lasciata varie gestioni che definire maldestre è anche un eufemismo. E sono i numeri a confermare questa tesi, è un Consiglio di amministrazione dalle poche parole e dai molti fatti. (segue)
Da Ortica Web
Notizie
(…)“Le scene che Eufronio
– ha spiegato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile del Comune di
Cerveteri – artista ateniese del VI secolo a.C., realizzò sul
celeberrimo cratere che fu rinvenuto nei primi anni ’70 a Cerveteri e poi
venduto da alcuni mercanti d’arte al Metropolitan Museum of Art di New York,
oggi conservato nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, raccontano la
caduta dell’antica città di Troia. Saranno le tecniche dell’animazione digitale
ad illustrarci in maniera suggestiva questa storia meravigliosa. Tra l’altro, e
questo è per la nostra Amministrazione motivo di orgoglio, per la prima volta
dalla sua dipartita, il Cratere d’Eufronio tornerà a Cerveteri e sarà esposto
nel nostro Museo Nazionale Cerite per la concomitanza con la straordinaria
mostra che si terrà dal 14 aprile a 20 giugno presso il Palazzo delle
Esposizioni di Roma, dedicata proprio alla città di Cerveteri e alla sua storia
antica”. (…)
CANTINA CERVETERI , STABILIMENTO DI PREGIO
LO DICHIARA , IN UNA NOTA L'ASSESSORE ALLE POLITICHE AGRICOLE DELLA REGIONE LAZIO, ANGELA BIRINDELLI
"Lo stabilimento di Tarquinia della Cantina
Cerveteri è una struttura di pregio che qualifica la produzione vitivinicola
del nostro territorio".
Cantina Cerveteri Punto Vendita Tarquinia
Via Porto Clementino, Tarquinia
Tel. 0766/855066 e -mail [email protected]
Via Porto Clementino, Tarquinia
Tel. 0766/855066 e -mail [email protected]